Sono pronti a pagare di tasca per rifare la segnaletica, nel caso in cui il Comune non dovesse provvedere a risolvere un problema di sicurezza.

Perché mettere piede fuori dal cancello di casa, per loro, è un'incognita costante: in auto o a piedi, corrono il rischio di essere travolti da qualche macchina che, percorrendo la curva nel tratto di strada tra le vie Falcone e Borsellino, sfiora l'ingresso.

Un rischio che Luciano Fini e la moglie Maria Letizia Scano, in quella casa del rione Col di Lana da oltre mezzo secolo, hanno cominciato a conoscere da quando la zona, inizialmente circondata dalla campagna, è stata urbanizzata.

E ancor più da quando, dopo i lavori fatti dal Comune per la sistemazione dell'asfalto, è scomparsa la linea bianca che delimitava la carreggiata.

Ecco perché la settimana scorsa Luciano Fini si è presentato in Comune, protocollando una lettera rivolta al sindaco Emilio Gariazzo al quale chiede un intervento per ripristinare la segnaletica o, in alternativa, di essere autorizzato a farla a proprie spese.

Un problema sentito da tutti i pedoni che passano nella zona, tra cui studenti dell'istituto "Asproni-Fermi" e parenti degli ospiti della Rosa del Marganai.

Proprio in quel tratto, poche sere fa, un furgone è finito contro un palo e un caso fortuito ha voluto che nessun pedone stesse percorrendo quella strada.

Il sindaco Emilio Gariazzo fa sapere che il Comune provvederà a rifare la segnaletica.
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