Compie oggi 98 anni Giuseppe Ortu, l'unico reduce della battaglia di El Alamain rimasto in Sardegna.

In paese è un'istituzione, un punto di riferimento per i tantissimi studenti che, alle prese con un esame o una tesina da preparare, vogliono saperne di più delle vicissitudini della Seconda guerra mondiale.

"Certe cose nei libri di storia non si trovano", dice Ortu, riferendosi in particolare all'enorme carico di sofferenza ("il periodo più buio è stato quello della prigionia in Scozia") e alla fame sofferta dai soldati: "Mangiavamo pietre e lenticchie".

Oltre al deserto africano teatro degli scontri tra le truppe italo-tedesche e l'armata britannica: quattro anni di prigionia, di cui due in un campo di concentramento, sino alla liberazione degli Alleati e il rientro a casa nel '46.

L'ex paracadutista di Guasila nel 2014 ha ricevuto una targa ricordo dall'Associazione Paracadutisti d'Italia in segno di gratitudine e riconoscenza per aver difeso con coraggio e ardore l'onore della Patria.
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