"Golpe bianco", così il presidente del Cal Andrea Soddu ha definito i tagli dello Stato nei confronti degli Enti locali. E lo ha fatto durante la seduta congiunta del Consiglio regionale della Sardegna e del Consiglio delle autonomie locali alla vigilia della discussione della Manovra finanziaria.

Secondo Soddu si tratterebbe di "un feroce attacco che ha spolpato e reso moribonde le amministrazioni provinciali, ed è difficile pensare che nelle nostre comunità si possa vivere una esistenza felice quando non c'è un ente che provvede alle scuole, agli edifici scolastici, all'ambiente e alla protezione civile".

"La diminuzione dei trasferimenti agli Enti locali, passati dai 411 milioni del 2014 ai soli 107 milioni di euro di quest'anno - ha detto presidente del Consiglio Gianfranco Ganau -, richiede una forte mobilitazione di tutta la Sardegna e l'apertura di una vera e propria vertenza nazionale che veda riconosciuti i nostri diritti"

Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha attaccato la Regione: "Occorre decentrare in periferia anche decisioni strategiche su trasporti e personale, sulla scorta dell'esperienza positiva della Spagna degli anni '90. Anziché continuare a parlare di miniere e industrie pesanti, puntiamo sulle soluzioni concrete anche per interrompere la dinamica del rimbalzo di responsabilità tra Consiglio regionale, Governo e Bruxelles".

Un attacco che non è piaciuto al presidente della Regione Francesco Pigliaru, che ha definito l'incontro con il Cal "una occasione non formale, per affrontare i problemi di tutti".

(Redazione Online/s.a.)
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