Una giovane madre di vent’anni ha denunciato l’ex compagno che solo dopo mesi, l’8 agosto, è stato arrestato. Il processo col rito immediato è fissato per il 16 gennaio del prossimo anno. Nei giorni scorsi l’imputato ha fatto istanza di scarcerazione. E ora la donna ha di nuovo paura: "Me lo ha promesso, esce dal carcere e mi ammazza".

È terribile la storia che la ragazza, madre di un bimbo di sette mesi, racconta senza nome né luoghi per tutelare il piccolo: "Ho partorito alla 34esima settimana col cesareo dopo una brutta lite, mi aveva dato calci in pancia".

E dopo erano stati litigi "sempre più pesanti", fino al giorno "dell’incidente: non sembrava nemmeno lui, eravamo in macchina col bambino e andava a tutta velocità. Per evitare un’auto ha tirato il freno a mano e la nostra macchina si è ribaltata. Non trovavo più il bambino, credevo fosse morto: era sotto la macchina".

Il neonato ha subito diversi interventi alla testa ed è stato ricoverato in ospedale per due mesi. Nel frattempo la madre ha lasciato il padre.

"Il mio ex non ha accettato questa decisione. Mi ha minacciata di morte, mi ha insultata, mi ha detto che mi avrebbe sfregiata, bruciata viva. Ha sfondato a calci la porta di casa dei miei genitori e dato fuoco alla casa dove avevano vissuto insieme".

Dopo tante denunce l’8 agosto scorso l’ex compagno è stato arrestato. "Ho ripreso a vivere". Ma ora c’è il rischio che l’incubo torni. "Se lo scarcerano viene a cercarmi, lo so".
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