I loro volti sono diventati quasi familiari ai nuoresi per la frequenza con cui li vedono davanti a chiese e market con mani o berretti protesi a chiedere l'elemosina.

Sono per lo più migranti in arrivo dai centri di accoglienza, in attesa che la commissione territoriale si pronunci sulla loro richiesta di asilo.

Tutti noti alle forze dell'ordine anche perché - come spiegano in Questura - identificati e fotosegnalati.

Hanno un permesso di soggiorno temporaneo e non avendo niente da fare stazionano nelle aree più appetibili della città per strappare qualche soldo.

"Non è stata accertata alcuna organizzazione criminale", precisano in viale Europa. Come si muovono? "Prendono l'autobus di linea".

I MOVIMENTI - Gli investigatori sono cauti sull'ipotesi di una organizzazione criminale dietro l'accattonaggio diffuso a Nuoro come in altre città, emerso dalla polemica innescata dall'editoriale di don Francesco Mariani sul settimanale diocesano "L'Ortobene" che ha spinto poi i sindaci di Sarule e Olzai a chiedere chiarimenti, anche perché i due paesi ospitano un centro per migranti.

È certo che chi fa l'elemosina è ospite di un centro di accoglienza del Nuorese, dell'Ogliastra o di altri territori sardi.

E - secondo gli investigatori - si muove in autonomia, utilizzando gli autobus.

Sa naturalmente che fare un salto a Nuoro può essere remunerativo per raccattare qualche soldo, magari pranzare alla "mensa dei poveri" e poi tornare nei centri di accoglienza.

Percorsi che fa con metodicità riuscendo a raggranellare un po' di euro da mettere da parte.

LE INDAGINI - L'indagine più clamorosa portata avanti di recente dalla Questura di Nuoro ha coinvolto un gruppo di nigeriani ospiti nel centro di accoglienza di Ilbono.

Avevano collegamenti in Piemonte.

Per alcuni è scattato l'arresto con l'accusa di prostituzione e spaccio di droga.

I migranti che arrivano dalla Nigeria, in ogni caso, più di altri possono contare su una rete di connazionali perché molti risiedono in Italia da decenni e costituiscono comunità ben radicate.

I CONTROLLI - Fare l'elemosina, sebbene possa creare più di un fastidio, non è reato, a meno che non avvenga in modo molesto.

Talvolta è successo: qualche nuorese che si è sentito infastidito dall'invadente richiesta dell'obolo ha presentato denuncia. In quel caso è scattato il foglio di via obbligatorio.

Rispetto a tutti i migranti ospiti dei centri di accoglienza - assicurano le forze dell'ordine - l'attenzione è sempre alta.

"Se qualcuno ha elementi specifici venga a raccontarli", sottolineano gli investigatori. Invito rivolto a chi è stato testimone di eventuali reati.

Marilena Orunesu

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