La spazzatura torna davanti al centro d'accoglienza nell'ex scuola di Polizia penitenziaria di Monastir.

"Ci chiediamo come sia possibile che si riproponga la medesima situazione - si legge in una nota a firma di Luca Agati, segretario provinciale di Cagliari del Sap, il sindacato autonomo di polizia - pur essendoci stato, nel mese di ottobre, un importante intervento da parte di questa organizzazione sindacale, che definì la soluzione della problematica".

In quell'occasione, ricorda Agati, "erano bastate poche ore, ma se il problema si ripropone identico dopo due mesi, significa che qualcosa non funziona come dovrebbe".

Chi raccoglie l'immondizia, aggiunge, "non lo fa con sacchi trasparenti ammassati in terra senza alcuna differenziazione, non avviene con i cittadini, non capiamo perché dovrebbero esserci deroghe per un centro di immigrati".

Quella spazzatura, quindi, è rimasta abbandonato a terra, "esposta alla visita di animali randagi e ratti, a pochi metri dall'ufficio di vigilanza dove lavorano i poliziotti".

Questo si somma poi agli altri gravi problemi all'interno della struttura, "come la presenza di un solo bagno utilizzabile da uomini e donne indifferentemente e il sistema di riscaldamento non funzionante".

La situazione è stata segnalata attraverso una nota al questore per chiedere "un definitivo e immediato intervento: è impensabile che i colleghi siano costretti a lavorare in queste condizioni".

L'unico bagno a disposizione degli agenti
L'unico bagno a disposizione degli agenti
L'unico bagno a disposizione degli agenti

(Redazione Online/s.s.-m.v.)
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