Emergenza idrica in primo piano a Paulilatino.

Il gruppo di minoranza "Paulilatino che cambia" ha presentato nei giorni scorsi un'interrogazione e in Consiglio il sindaco Domenico Gallus ha risposto ai quesiti dell'opposizione, rigettando ogni accusa.

"Da quasi un anno il nostro Comune è oggetto di continui disservizi nell'erogazione dell'acqua potabile e per uso igienico", esordisce il documento della minoranza, inviato a seguito dell'ennesima restrizione dell'acqua nell'arco della giornata.

"Questo gravissimo disservizio già da quest'estate ha seriamente compromesso la qualità della vita di numerose famiglie le quali hanno lamentato la mancanza di un bene primario come l'acqua e che sono state costrette ad acquistare pompe e cisterne, con grandi esborsi economici privati".

L'opposizione ha chiesto notizie sulla situazione del pozzo di S'Archinera, sulle cause dei continui disservizi e su come risolvere definitivamente il problema.

Duro il sindaco che ha chiarito: "Non dipende da noi il fatto che non piove, non possiamo ovviare a una calamità naturale che non interessa solo Paulilatino. Abbiamo fatto un lavoro massacrante, stiamo cercando di garantire 11 ore d'acqua. Il livello dell'acqua è stato monitorato anche la notte. Il pozzo eroga 4-5 litri d'acqua al secondo garantendo quattro ore d'acqua al giorno. Lo abbiamo riattivato dopo che per i cinque anni precedenti non è stato fatto niente. Era necessario spurgarlo e non è stato fatto. Come è stato riattivato abbiamo monitorato costantemente la qualità del'acqua. Ci stiamo inoltre attivando per realizzare nuovi pozzi. Su questo problema l'attenzione dell'Amministrazione è stata massima. E martedì in Consiglio si segna una dato storica con il disegno di legge per i Comuni non aderenti ad Abbanoa".
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