Era pallido, non respirava più e non dava alcun segno di vita.

Un bambino di tre anni, adagiato sull'asfalto, al buio.

Il padre, un uomo di 40 anni, in preda in panico, stava, paralizzato, vicino al figlio.

È questa la scena davanti alla quale si sono trovati due carabinieri del Nucleo radiomobile di Tempio, intorno alle tre del mattino, qualche giorno fa, sulla strada che collega la cittadina gallurese ad Aggius.

Il bambino, in preda a convulsioni, la febbre altissima, stava andando in arresto cardiaco.

I militari hanno deciso di intervenire, senza attendere l'arrivo del personale medico.

Ed è stata la salvezza del piccolo.

Uno dei carabinieri, mentre la "Gazzella" correva verso l'ospedale "Paolo Dettori" di Tempio, ha iniziato la manovra della respirazione artificiale.

Ci sono voluti diversi, lunghissimi minuti, prima che il bambino iniziasse a riprendersi.

Il personale del pronto soccorso dell'ospedale tempiese ha concluso l'intervento con successo.

Sono stati avviati accertamenti sulla vicenda.

A quanto pare, il padre stava portando il figlioletto in ospedale ed è andato in panico, vedendolo in blocco respiratorio.

La grande fortuna del bambino è stata il passaggio dei carabinieri, lungo la Aggius Tempio.
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