"Ma vattene al tuo paese", riferito all'europarlamentare Cécile Kashetu Kyenge.

Il sindaco Alberto Urpi, con tutta la sua maggioranza, si dissociano con forza dal consigliere di minoranza, dandogli del razzista.

Bufera politica nella seduta dell'ultimo Consiglio comunale di Sanluri per un post, pubblicato su Facebook, dal capogruppo di opposizione, Giuseppe Tatti.

Parole dure nei suoi confronti sono arrivati dal primo cittadino: "Chi ha scritto quelle cose si qualifica per ciò che è".

IL POST - Lunedì scorso è comparso su Facebook un post sotto l'immagine dell'europarlamentare, ex ministro dell'Integrazione del Governo Letta, che testualmente recitava: "Kyenge contro i mercatini di Natale: offendono le altre religioni! Condividi se sei inc...to".

Una delle tante fake news, condivisa con un commento: "Bai e Boccidi".

Giuseppe Tatti, capogruppo di minoranza, già candidato sindaco alle elezioni del 2015 con una lista civica, ha aggiunto: "ma vattene al tuo paese".

IL DISAPPUNTO - All'inizio dell'incontro, il sindaco ha chiesto la parola per una comunicazione urgente.

"Premetto - ha esordito Urpi - che sto per leggere un documento, condiviso e sottoscritto dal gruppo 'Progetto Sanluri'. La mia Giunta, i miei consiglieri e io, amministratori locali, esprimiamo il più profondo disappunto e rincrescimento per quanto abbiamo letto sui social, dove il consigliere Tatti si è lasciato andare a un commento palesemente razzista".

Con determinazione ha sottolineato: "È il suo pensiero. Non può e non deve essere in alcun modo associato al Comune di Sanluri e ai suoi organi istituzionali. Condanniamo, senza se e senza ma, queste parole, pronunciate da chi, seppur in un ruolo di minoranza, ricopre una carica pubblica".

Il suo vice, Massimiliano Podda, ha aggiunto: "In quanto uomo del Pd sono dispiaciuto. La politica non deve avvelenare la società. In questo caso è un insulto alla Costituzione, alla tutela dell'uguaglianza dei cittadini".

LA DIFESA - "Io razzista? Mai. Da uomo cattolico, mi son sentito offeso da chi condanna i mercatini di Natale. Non ho guardato il colore della pelle. Non sono un maniaco di Facebook. Poco ne so di notizie vere o false. Avrei fatto la stessa cosa col vicino di casa. Chi oggi mi dà del razzista su Facebook insulta i suoi stessi cittadini".

© Riproduzione riservata