Il "contabile di Auschwitz", Oskar Groening, è fisicamente in grado di scontare la sua condanna a quattro anni di carcere, nonostante la sua età avanzata.

Lo ha stabilito il tribunale regionale tedesco di Celle, respingendo il ricorso del 96enne, condannato nel luglio del 2015 per complicità nello sterminio di 300mila persone.

Cassiere di banca, Groening era entrato come volontario nelle Waffen Ss all'età di 21 anni.

Nel 1942 venne mandato nel campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau, dove era incaricato di registrare i beni e il denaro sottratti ai prigionieri che andavano a morire nelle camere a gas.

L'uomo poi aveva il compito di rimettere in circolazione il contante sottratto alle vittime.

Settant'anni dopo la fine della guerra, la sua è stata la prima condanna per complicità nelle atrocità compiute dei nazisti, nell'ambito di una interpretazione estensiva della giurisprudenza tedesca.

"Chiedo il vostro perdono, non vi è dubbio che moralmente sono colpevole. Se sono colpevole anche penalmente spetta a voi deciderlo", aveva dichiarato Groening all'apertura del processo a Lueneburg, nella Germania settentrionale.

Ad ascoltarlo vi erano sopravvissuti alla Shoah e parenti delle vittime, 60 dei quali sono

costituiti parte civile.

(Redazione Online/F)
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