Con l'ultima arringa (avvocato Pasquale Bartolo, per l'imputato Bruno Ciolfi) si è chiuso, nella tarda serata di venerdì, il dibattimento del maxi processo noto come "Grandi Eventi", celebrato davanti al II Collegio (presieduto dal magistrato Marcello Liotta) della VIII Sezione penale del Tribunale di Roma.

Le contestazioni mosse dalla Procura capitolina riguardano direttamente la Sardegna.

In particolare, tra i grandi appalti finiti nell'inchiesta sull'imprenditore Diego Anemone, c'è anche il pacchetto G8, ossia la riqualificazione dell'ex Arsenale di La Maddalena.

L'altro filone sardo del processo "Grandi eventi" riguarda il generale delle Fiamme Gialle, nonché alto ufficiale dell'Aisi (servizio segreto interno) Francesco Pittorru, chiamato in causa per i lavori di ampliamento della caserma dei servizi di piazza Zama, a Roma.

Secondo il pm, Pittorru (originario di Calangianus) avrebbe ricevuto diverse centinaia di migliaia di euro da Anemone, come contropartita per un trattamento di favore nell'aggiudicazione dei lavori nella caserma "Zignani".

Il dibattimento si è chiuso venerdì e il 18 gennaio sono previste, repliche e sentenza.

IL CASO G8 - Per quanto riguarda il caso G8, la posizione più rilevante è quella dell'ex direttore della Protezione civile nazionale, Guido Bertolaso. Il difensore di Bertolaso, l'avvocato e docente universitario Filippo Dinacci, ha insistito su un punto.

Dopo il trasferimento del G8 da La Maddalena a L'Aquila, Diego Anemone, secondo il penalista, non venne favorito, anzi, il taglio del 50 per cento della dotazione finanziaria degli appalti, penalizzò le sue imprese impegnate a La Maddalena. Aspetto singolare di questa vicenda giudiziaria, il Comune maddalenino si è costituito parte civile, ma, di fatto, si è disinteressato del processo.

LO 007 SARDO - Per il generale Francesco Pittorru hanno parlato gli avvocati Giovanni Azzena e Gianluigi Mastio.

Lo 007 gallurese, attraverso i due penalisti, ha ribadito di non avere favorito Anemone, perché, in sostanza, non aveva alcun potere sull'aggiudicazione degli appalti riguardanti l'ampliamento della caserma di piazza Zama.

L'ex direttore del Sisde, il generale Mario Mori, ha confermato in aula questa versione dei fatti. L'avvocato Giovanni Azzena ha invece ricordato che Pittorru, nel corso della sua carriera, con una serie di operazioni di grande impatto, non si era fatto certo molti amici, in diversi ambienti.

Il pm ha chiesto cinque anni di reclusione per il generale sardo.
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