Il Boeing 767 di Meridiana aveva lasciato da appena mezz'ora il paradiso di Port Louis, capitale delle isole Mauritius, quando i passeggeri hanno visto del fumo nero uscire da un motore.

Nella cabina di pilotaggio, il comandante si era già accorto di tutto: la turbina si era bloccata e non rispondeva ai comandi. Così non è rimasto che lanciare il "mayday" e prepararsi all'atterraggio di emergenza. Attimi di paura per le 190 persone a bordo. Tra loro anche una coppia di viaggiatori sardi, partita qualche giorno prima da Cagliari.

LE MANOVRE - I piloti hanno deciso di invertire immediatamente la rotta e di tornare nello scalo delle Mauritius, dove nel frattempo era scattato l'allarme.

"Il motore è andato giù e non risponde ai comandi", si sente nella registrazione delle conversazioni tra la cabina del 767 e i controllori di volo: l'audio di quei momenti è finito su Youtube.

Steward e hostess di Meridiana hanno mantenuto la calma e assistito i passeggeri: alcuni di loro erano molto preoccupati, anche per via delle condizioni meteo.

Sull'isola principale in quel momento era in corso un temporale e la visibilità era ridotta.

Condizioni non esattamente ottimali per un atterraggio d'emergenza con un solo motore a disposizione.

IL CARRELLO - Ma gli imprevisti non sono finiti.

Perché il Boeing, stando ai racconti captati dal sito specializzato Live Atc e pubblicati su Youtube, ha toccato terra con una velocità troppo elevata e con un peso (anche per via del serbatoio pieno) più alto del previsto.

E così i piloti sono stati costretti a una brusca frenata, che ha fatto surriscaldare i freni del carrello sinistro: dalle ruote è uscito altro fumo e sulla pista sono arrivati pochi secondi dopo i vigili del fuoco.

I passeggeri hanno trascorso un'altra notte a Port Louis e hanno dovuto attendere un giorno prima di riuscire ai imbarcarsi su altri voli diretti in Italia.

Qualcuno ha dovuto fare scalo a Dubai prima di atterrare in Italia.

LA COMPAGNIA - Meridiana spiega che "è stato necessario, dopo circa 30 minuti dal decollo, rientrare all'aeroporto di Port Luis a causa di un problema tecnico. La sicurezza è il primo ed imprescindibile criterio adottato dal nostro personale di volo ed è quindi stato opportunamente deciso di atterrare a Mauritius e procedere alle necessarie verifiche tecniche".

I passeggeri hanno "ricevuto tempestivamente tutte le informazioni su quanto stava avvenendo», e sono «stati ospitati nel minor tempo e nel miglior modo possibile in hotel", prima del rientro in Italia.

I GUASTI - L'aereo è ancora fermo nell'aeroporto di Port Louis: riparare il motore e portare a termine le altre manutenzioni (come quelle sul carrello) a quasi 9mila chilometri di distanza dalla base di Malpensa non è semplice.

Problemi simili a quelli già affrontati nei giorni scorsi per un altro Boeing 767, bloccato per un guasto a Shenzhen in Cina.

Michele Ruffi

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