Nel giorno dell'inaugurazione della presidenza Trump furono arrestate più di 200 persone, con l'accusa di "reato di sommossa", un crimine inesistente secondo i media americani più critici verso il nuovo inquilino della Casa Bianca, che però potrebbe costare agli accusati fino a 60 anni di carcere.

Mentre l'opinione pubblica si divide sull'operato del presidente, stanno per aprirsi i processi ai manifestanti dell'Inauguration Day, dopo che i pubblici ministeri federali hanno scavato a 360 gradi nella vita privata delle persone accusate, puntando il dito soprattutto contro gli organizzatori delle manifestazioni del 20 gennaio 2017.

Un vero e proprio giro di vite che sta suscitando non poche polemiche negli Usa, soprattutto perché, sostengono alcuni media, lo stesso pugno di ferro non è stato usato, ad esempio, contro i suprematisti bianchi coinvolti nelle violenze di Charlottesville.

In attesa di assistere ai procedimenti e capire quali saranno le reali pene per gli incriminati, gli occhi sono puntati sul presidente e sulla posizione che assumerà in proposito.

(Redazione Online/b.m.)
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