Doccia fredda per Milano: la prossima sede dell'Ema, l'agenzia europea del farmaco, sarà Amsterdam.

La decisione è arrivata tramite sorteggio, dopo la parità di voti (13 a 13) registratasi al ballottaggio.

Pensare che, nel pomeriggio, il capoluogo lombardo aveva vinto tutti i confronti preliminari, superando via via la concorrenza delle altre favorite, Bratislava e Copenhagen.

Una beffa, insomma.

Il trasloco della sede dell'Ema da Londra dovrebbe avvenire dopo l'uscita definitiva della Gran Bretagna dall'Ue, prevista per il 2019.

Si calcola che il trasferimento garantirà alla nuova città ospitante enormi benefici, oltre che a livello di prestigio, anche e soprattutto dal punto di vista economico.

La sede dell'agenzia dovrebbe infatti portare con sé un indotto complessivo di circa 1,5 miliardi di euro.

In Italia sono presenti due sedi di agenzie europee.

Quella per la sicurezza alimentare (EFSA), che si trova a Parma, e quella per la formazione (ETF), ospitata a Torino.

L'Ema
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IL RAMMARICO DEL GOVERNO - "Grazie a Milano e grazie a tutti coloro che si sono impegnati per #Ema, nelle istituzioni e nel privato. Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!", ha commentato su Twitter il premier Paolo Gentiloni dopo la sfortunata fine del ballottaggio tra Milano e Amsterdam.

Gli fa eco il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che parla di "delusione" e "amarezza" per l'occasione persa dal capoluogo lombardo.

Rammarico anche nelle parole del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: "Abbiamo deciso lo stesso di fare un commento nonostante la delusione. C'è anche la consapevolezza di aver fatto tutto quello che potevamo fare per avere un dossier competitivo. Dopodiché e andata come è andata. Dispiace molto eravamo pronti".

Ha poi attaccato l'Europa, a suo dire incapace di "decidere e non sa assumersi responsabilità. Non faccio dietrologie ma ricordo che erano 27 paesi uno si è astenuto. Si è andato al pareggio per non scontentare nessuno? Non lo dico. Ma l'Ue lascia decidere ad altri, non si sa assumere le responsabilità e lascia decidere fuori dall'Europa o affidandosi alla sorte".

Infine, il sindaco Beppe Sala ha elogiato la capacità di fare sistema della città e i suoi progressi negli ultimi anni: "Nessun rammarico, abbiamo fatto tutto il possibile. La candidatura ci è servita per prendere coscienza della nostra forza e dei miglioramenti che ha avuto Milano in questi ultimi anni".

A PARIGI L'AUTORITÀ BANCARIA - Traslocherà a Parigi invece la sede dell'European Banking Authority (EBA), l'autorità bancaria europea, anch'essa pronta a lasciare Londra sempre per effetto della Brexit.

La capitale francese si è aggiudicata la sfida contro Dublino, al terzo turno, e sempre attraverso il meccanismo del sorteggio, dopo che la votazione si era conclusa in parità.

(Redazione Online/l.f.-F)
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