"Un segno contro la violenza" nel laboratorio didattico sulla pittura al Museo diocesano che ha visto la partecipazione di due classi dell'istituto Carlo Contini di Oristano.

L'iniziativa, curata dall'artista Dina Montesu, ha visto la presenza di Vittoria Nieddu, di Ossi che ha portato la testimonianza del suo "Popolo di pace", un esercito di pace composto da 99 piccole dee madri tutte apparentemente uguali ma diverse nei particolari.

I lavori prodotti dai ragazzi nel corso del laboratorio saranno esposti al museo fino alla chiusura della mostra il 26 novembre prossimo.

Ospite anche un gruppo di alunni dell'Istituto comprensivo di Cabras accompagnati dai docenti.

"L'idea della mostra, che accoglie le opere di 32 artisti provenienti da tutta la Sardegna - spiega Dina Montesu - nasce in reazione ai tragici fatti che hanno colpito i paesi di Orune e Nule nel maggio del 2015, dal desiderio di esprimere la condanna della violenza da parte delle due comunità ferite che, seppur affrante dal dolore, desiderano guardare oltre la barriera del risentimento e dell'odio. Attraverso l'arte, che educa al bello contribuendo a migliorare l'uomo, si vuole così significare un incontro di pace tra i due paesi della Barbagia e del Goceano".
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