Nel curriculum, sotto la voce pornostar, può vantare anche quella di attivista politica. Un impegno civile che la star polacca del mondo a luci rosse, Amandha Fox, ha voluto dedicare a modo suo alla città di Taranto soffocata dai fumi dell'acciaieria Ilva. Una dozzina di scatti senza veli, con alle spalle lo stabilimento pugliese, è bastata per trasformare la protesta ecologista in un calendario bollente e creare forse più clamore mediatico di cento manifestazioni tradizionali zeppe di bandiere, striscioni e megafoni. Dodici foto rilegate, una per ogni mese del 2018, da promuovere e vendere in un tour che ieri notte ha fatto tappa all'Havana di Oristano.

Porno e ambientalismo. Non le sembra un binomio bizzarro?

"Credo che una foto possa essere più eloquente di mille slogan. Eppoi non è il primo calendario che faccio: due anni fa l'ho ambientato in Calabria per denunciare l'immobilismo della Regione contro la malavita locale destando scalpore e interesse. La stessa cosa ho voluto fare in Puglia. Diecimila copie distribuite in tutte le edicole d'Italia basteranno a tenere alta l'attenzione sul dramma dei tarantini".

Qualche anno fa ha tentato anche la corsa alla poltrona di sindaco della città.

"Mi è stato impossibile candidarmi perché non ho la cittadinanza, ma sono riuscita a smuovere le coscienze dei cittadini e a mettere in piedi un movimento che ha trovato l'appoggio di tanti politici di professione".

La stessa carriera che vede per il suo futuro?

"Io sono nata pornostar e resterò tale. Sono la migliore nel mio campo e ho capito che posso essere utile alla comunità anche in altri modi".

Tra i suoi ammiratori c'è anche Rocco Siffredi.

"Una stima reciproca, ma purtroppo non ho mai lavorato con lui. Ci siamo conosciuti durante le fiere del settore. Una performance in particolare, ripresa dai media sul web, ha riscosso un successo di pubblico senza precedenti".

Come si è avvicinata al porno?

"Ho iniziato a 25 anni, relativamente tardi. Vivevo in Italia già da qualche anno quando il mio attuale manager, Mimmo Pavese, mi scoprì e mi lanciò tra i grandi nomi del settore".

Si sente una star?

"È il pubblico a confermarmelo. In ogni città vengo accolta da un bagno di folla. Ieri ero a Bolzano e oggi sono in Sardegna, mi conoscono ovunque e ai miei profili sui social network si aggiungono migliaia di seguaci ogni mese. Di sicuro il web ha fatto crollare le vendite di dvd, ma mi ha incoronato regina mondiale del porno".

Una fama che potrebbe mettere al servizio delle tante vertenze che affliggono anche la nostra Isola.

"Perché no? Le richieste di collaborazione sono già arrivate. Ogni territorio ha un grido disperato da lanciare e io posso fare in modo che vada ancora più lontano. Perché il porno è soprattutto piacere e trasgressione, ma anche serietà e professionalità. La foto giusta scattata in una delle vostre bellissime spiagge sarebbe il veicolo per qualsiasi messaggio di lotta".

Luca Mascia

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