Giunti ormai al terzo degli appuntamenti del 2017 della Scuola della Terra, si è svolto a Selegas un dibattito focalizzato su "Le politiche pubbliche e i mercati locali per la sovranità alimentare".

Messo in evidenza il ruolo e l'importanza di questi mercati rispetto al "mercato", inteso invece come modello unico, basato sul produttivismo e la competitività.

Nora McKeon, dell'Associazione Terra Nuova, ha aperto i lavori, portando alla platea dati e analisi sui modelli di produzione agricola, i rapporti di forza, i loro impatti esternalizzati sull'ambiente e le politiche che li governano su scala globale.

"Nonostante le narrazioni mainstream, la maggior parte del cibo che arriva sulle nostre tavole a livello mondiale - ha sostenuto Nora Mckeon - è prodotto da piccoli produttori e transita nei mercati di prossimità, regionali o nazionali. Solo una piccola parte transita attraverso il mercato internazionale".

Efisio Perra di Coldiretti, presidente della sede provinciale di Cagliari, ha parlato "del ruolo dell'agricoltura familiare sul territorio e dell'importanza di ciò che essa produce per la salute del consumatore, l'ambiente, l'economia e la cultura alimentare. È necessaria maggiore trasparenza, molti prodotti beneficiano del richiamo all'immaginario di un prodotto del territorio anche se - ha aggiunto Perra - in realtà la materia prima agricola utilizzata viene dall'estero e non crea occupazione e riconoscimento della dignità del lavoro sul territorio".

Fulvio Tocco, ex presidente della Provincia del Medio Campidano, ha parlato del contadino come una figura che va protetta da tutti i punti di vista, che ha bisogno di sostegno perché crea ricchezza, figura che potrebbe essere maggiormente valorizzata attraverso un'incentivazione al ritorno alla terra per i giovani, finanziamenti per ritornare a produrre, acquisti pubblici che garantiscano un mercato di sbocco.

Maurizio Fadda, presidente dell'Associazione Biosardinia, ha parlato "dell'esperienza dei mercati territoriali come esercizio di democrazia dal basso, ricostruzione di un sistema alimentare sano, sovrano e supportato dalla comunità".

I partecipanti alla Tavola produrranno un documento di lavoro, redatto a più voci dalle diverse categorie presenti, che presenteranno a breve alle istituzioni locali e ai media.
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