Dopo l'appello di ieri di Marco Masala, papà di Stefano, la seconda giornata del processo in corte d'assise a Nuoro, che vede imputato Alberto Cubeddu, il 21enne di Ozieri, accusato dell'omicidio di Stefano Masala e dell'occultamento del suo cadavere, e dell'omicidio di Gianluca Monni, 19enne di Orune, si apre con la denuncia dei difensori dell'imputato sulle gravi minacce di morte da Facebook contro l'avvocato Mattia Doneddu.

"Ma questo avvocato vuole vivere o morire?", "Io penso morire": sono alcuni dei post incriminati e letti davanti alla corte dalla penalista, che ha spiegato "Ho fatto il mio lavoro, non sono mai andata oltre, lo faccio con serietà e lo rivendico per tutti quelli che fanno gli avvocati".

Solidarietà è stata espressa dal collega Patrizio Rovelli, dal pm Andrea Vacca, e dagli avvocati delle parti civili, che rappresentano la famiglia Monni e Masala, Angelo Magliocchetti, Caterina Zoroddu, Rinaldo Lai e Margherita Baragliu. "Fatti gravi e inaccettabili", il coro unanime.

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