Mancano gli antibiotici, i sedativi, le sacche per la nutrizione dei pazienti che vengono alimentati con il sondino. Nelle case di cura convenzionate di buona parte della Sardegna, da Cagliari a Sanluri, avere i farmaci necessari per le terapie delle persone ricoverate è sempre più difficile. Le scorte, in alcuni casi, sono finite.

E i medici si devono arrangiare. "Non sappiamo come curare i pazienti - racconta Mariolina Murgia, direttore medico della Rsa della Fondazione Randazzo di Monastir - abbiamo grosse difficoltà ad avere i farmaci da tempo, ma nell'ultimo anno la situazione è esplosa".

IL MECCANISMO - Le Rsa convenzionate ogni mese devono chiedere i medicinali necessari per i 60 giorni successivi all'azienda per la tutela della salute. Ma spesso le domande non vengono soddisfatte.

"Se chiediamo dieci scatole di un farmaco ce ne danno due. Dobbiamo tenere una contabilità e chiedere in continuazione le medicine che ci servono. A volte siamo costretti a sospendere le terapie, non abbiamo scelta. Dall'azienda sanitaria ci dicono sempre che risolveranno presto questo problema, ma non è cambiato nulla. Quando rimaniamo senza sedativi è difficile tenere sotto controllo i pazienti psichiatrici che ospitiamo: il rischio è quello di dover ricorrere al ricovero in ospedale".

IL PRONTUARIO - Alcuni farmaci, poi, neanche si trovano nei depositi dell'azienda unica, perché non sono inseriti nel prontuario regionale.

"Ad esempio manca il Laroxyl, un antidepressivo. Non potremmo prescriverlo perché non è nell'elenco, ma spesso non abbiamo alternative; noi medici dobbiamo ordinare le cure sulla base delle patologie, non dei prontuari".

L'AZIENDA UNICA - Dall'Ats fanno sapere che l'emergenza verrà risolta nel giro di pochi giorni: "Le gare per l'acquisto dei farmaci si concluderanno in breve tempo, nel frattempo si procederà a uno scambio con le altre aziende sanitarie, che forniranno alle Assl di Cagliari e Sanluri le medicine necessarie".

È più difficile che venga superato il problema dei farmaci esclusi dai prontuari della Regione: l'aggiornamento delle liste avviene a cadenza regolare, ma dipende dall'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco. Se qualche amministrazione decide di inserire medicinali non previsti nell'elenco nazionale può farlo, ma deve pagarli di tasca propria.

"TAGLI ALLE RSA" - Non sono gli unici problemi per le Rsa, che in queste settimane devono fare i conti con tagli e esuberi. A Iglesias, nella struttura Rosa del Marganai, i licenziamenti in vista sarebbero 29.

Effetto, secondo il capogruppo regionale dell'Udc Gianluigi Rubiu, delle scelte della Giunta regionale che "ha tagliato una quota considerevole delle risorse destinate al sostegno economico e al pagamento delle rette mensili per gli anziani o malati ospitati nelle cliniche convenzionate con il sistema sanitario regionale".

Michele Ruffi

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