C'è una confessione per l'omicidio di Norma Maria Moreira Da Silva, la donna senza tetto il cui corpo è stato rinvenuto tre giorni fa in un sottopasso a Roma, nudo, riverso a terra e in una pozza di sangue.

Aldobrando Papi, 55 anni, ha raccontato - nel corso di un interrogatorio - di aver aggredito e picchiato con brutalità la 49enne proprio nel luogo in cui è stato ritrovato il cadavere, all'altezza di piazza della Croce Rossa.

"Abbiamo avuto un rapporto sessuale consenziente, ma poi abbiamo litigato - ha spiegato in procura -. Aveva bevuto molto, mi ha preso per i capelli. Così l'ho schiaffeggiata, lei è caduta e ha sbattuto la testa. Non ho mai abusato di Norma Maria, è stato un incidente. Non c'era sangue e così sono andato via".

L'autopsia però non ha confermato questa versione: la morte sarebbe avvenuta per i colpi alla nuca.

LE INDAGINI - Gli inquirenti sono arrivati a Papi grazie alle testimonianze dei senza fissa dimora del quartiere: alcuni lo avevano visto allontanarsi insieme alla vittima la sera del 13 novembre, dalla zona della Stazione Termini verso Porta Pia.

I due, che si erano conosciuti all'Eur, da tempo girovagavano insieme per la città, lei spesso sotto effetto di alcolici, lui affetto da gravi disturbi psichici.

Si tenevano compagnia, in quel sottopasso che raccoglieva persone ai margini della società, fino al giorno in cui lui l'ha uccisa, senza un motivo.

(Redazione Online/D)

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