Scontro a distanza tra Gran Bretagna e Russia.

La premier inglese Theresa May si è scagliata contro il presidente russo, Vladimir Putin, accusandolo di "militarizzare l’informazione" per "seminare discordia in Occidente", impiantando nei media "notizie false e immagini fotoshoppate".

"La Russia ha violato in modo reiterato lo spazio nazionale dei diversi Paesi europei - ha detto il primo ministro - e ha portato a termine una campagna sostenuta da spionaggio cibernetico: questo ha incluso l'intromissione in elezioni e l'attacco informatico al ministero della Difesa della Danimarca e al Bundestag".

"Sappiamo quello che sta facendo e non ci riuscirà. Perché Mosca sottovaluta la resistenza delle nostre democrazie".

Un attacco in netto contrasto con la posizione del presidente Usa Donald Trump, che invece dal Vietnam ha dichiarato di credere a Putin quando gli dice di non essersi intromesso nelle elezioni presidenziali americane di novembre 2016.

LA RISPOSTA - Pronta, e un po' meno diplomatica, la risposta del Cremlino all'inquilino di Downing Street.

"Anche noi sappiamo cosa stai facendo - scrive il ministero degli Esteri in un post su Twitter -. Cara Theresa, speriamo che un giorno proverai il vino rosso di Crimea".

C'è chi ci ha visto un messaggio ironico, riferito a una presunta dedizione all'alcol della May, e chi invece qualcosa di ben più macabro: nel 2006 Alexander Litvinenko, ex agente del Kgb, fu ucciso a Londra con una tazza di tè avvelenato col polonio radioattivo.

(Redazione Online/D)

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