Dieci persone arrestate e 16 denunciate nell’operazione "Melograno" condotta questa mattina dai carabinieri di Oristano, Nuoro, Ottana e Torre del Greco.

Secondo i carabinieri, guidati dal capitano Francesco Giola, comandante della Compagnia di Oristano, si tratta di un’associazione criminale dedita alla spaccio di droga e di banconote false.

Tra gli arrestati ci sono molte persone già note alle forze dell’ordine proprio nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. Sette le ordinanze eseguite in carcere e tre agli arresti domiciliari.

Le manette sono scattate nei confronti dei coniugi Giovanni Mocci, 53 anni, di Oristano, e della moglie Romina Ibba, 46 anni, di Cagliari. In cella anche: Giovanni Dessì, 52 anni, disoccupato di Villaurbana, Mario Murgia, 52 anni, macellaio di Oristano, titolare della rivendita di carni di via Luigi Da Palestrina. Ancora, Domenico Lai, 39 anni, di Nuoro, Andrea Cauli, 49 anni, e del figlio Matteo, 25 anni, commercianti ambulanti entrambi di San Quirico. Michele Illotto, 47 anni, di Simaxis, e i fratelli Giuseppe e Luigi Ambrosio, rispettivamente di 52 anni e 36 anni, commercianti ambulanti di San Giuseppe Vesuviano.

Dell’undicesima persona finita in carcere, a cui sono state sequestrate le fiale di anfetamina, non è stata ancora fornita l’identità.

L’inchiesta, coordinata dal procuratore della Repubblica di Oristano, Ezio Domenico Basso, è partita da Villaurbana, quando venne fermato un disoccupato con una anomala e considerevole somma di denaro.

Il blitz si è svolto con la partecipazione di oltre 100 uomini con 50 mezzi; vi hanno preso parte le compagnie dei carabinieri di Mogoro, Torre Annunziata e Ottana, le unità cinofile, i Cacciatori di Sardegna e il decimo nucleo trasportato di Elmas.

LE IMMAGINI:

LE INTERVISTE - VIDEO:

© Riproduzione riservata