Bagarre in Consiglio comunale a Macomer, dove ieri sera la minoranza ha abbandonato clamorosamente l'aula, per la mancata discussione dell'istituzione di un referendum consultivo sull'apertura del centro regionale di permanenza e rimpatri dei migranti nell'ex carcere.

Argomento che sta creando una viva discussione tra la gente e che divide la città.

La rottura si è consumata quando il sindaco Antonio Succu ha annunciato che l'argomento non sarebbe stato discusso, in quanto si era in attesa di una risposta del Prefetto e del ministero sulla ammissibilità del referendum.

La minoranza ha abbandonato la seduta, seguita dagli esponenti del Comitato No Cpr, che domenica ha raccolto ben 251 firme per chiedere il referendum.

Insieme, subito dopo, hanno indetto una infuocata conferenza stampa.

La minoranza però accusa: "Il sindaco ha sferrato un attacco alle regole democratiche e al ruolo del Consiglio", oltre ad aver avuto "un atteggiamento autoritario che nega il diritto dei cittadini di essere correttamente informati su ciò che sta realmente accadendo e sul diritto di esprimersi su una scelta tanto importante per la Comunità".

Alla conferenza stampa sono intervenuti tutti i consiglieri di minoranza e poi anche gli esponenti del Comitato No Cpr.

Alle accuse risponde con un comunicato il gruppo di maggioranza e lo stesso sindaco Antonio Succu che tra l'altro dice: "Mentre la minoranza fa cabaret elettorale, la maggioranza approva provvedimenti importanti per la città".

Gli oppositori al Cpr però annunciano altre battaglie, volte a coinvolgere i cittadini nelle scelte così importanti, come l'istituzione nell'ex carcere del centro regionale di permanenza e rimpatri dei migranti.
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