Sono 600 milioni di euro le risorse messe sul piatto per il Piano Sulcis, uno strumento di indirizzo e progettazione di interventi per lo sviluppo della zona sud-occidentale della Sardegna.

È quanto si legge nello Stato di Attuazione del piano, redatto da un apposito coordinamento.

La dotazione finanziaria pubblica è ripartita in cinque macro programmi: Imprese (circa il 38% delle risorse), Infrastrutture (oltre il 30%), Bonifiche (circa il 24%), Scuola e Ricerca tecnologica (oltre il 7%).

Gli interventi, in totale sono 72, vedono in qualità di soggetti attuatori le Amministrazioni e i soggetti statali (Mise, Invitalia, Anas, Enea), la Regione, la Provincia, i Comuni e altre istituzioni che stanno agendo da leva per investimenti privati.

GLI INTERVENTI - Nel programma Imprese (267,2 milioni di euro) sono stati stipulati due Contratti di Sviluppo e un terzo Contratto è in fase avanzata di definizione.

I bandi conclusi hanno registrato 164 proposte: tra questi, 69 hanno superato positivamente l'istruttoria di merito.

Su un precedente bando, 12 proposte sono state finanziate e i contributi sono in erogazione, e anche nel 2017 sono stati emessi nuovi bandi.

Il programma Infrastrutture registra 22 opere con appalti aggiudicati per un importo di circa 112 milioni di euro e 18 cantieri di dimensione medio-piccola in corso o conclusi.

I programmi di bonifica delle aree minerarie ed ex Sardamag (oltre 164 milioni di euro) hanno cumulato ritardi negli anni scorsi, soprattutto a causa della messa in liquidazione di IGEA. Tuttavia, l'affidamento di alcuni progetti di bonifica ai Comuni hanno consentito lo sblocco del programma.

I programmi Scuola, Sviluppo Competenze e Ricerca Tecnologica (per complessivi 56 milioni di euro), fanno sapere dalla Regione, sono a regime.

(Redazione Online/D)
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