I martiri di Marzabotto insultati platealmente durante una partita di calcio regionale.

A denunciare l'episodio è stato Romano Franchi, il sindaco del comune emiliano, teatro nel 1944 di una delle più efferate stragi naziste (le vittime trucidate casa per casa - uomini, donne, bambini - furono oltre 770).

"Durante la partita di Seconda categoria del girone I tra la nostra squadra e la squadra del 65 Futa (del Comune di Loiano, ndr), un giocatore ospite, dopo la realizzazione del secondo gol che ha segnato la vittoria degli ospiti, è corso verso la tribuna facendo più volte il saluto romano e, dopo essersi sfilato la maglia della squadra, ha esibito provocatoriamente una maglietta con un ben noto simbolo fascista, arrampicandosi sulla rete di separazione tra il campo e la tribuna stessa", spiega il primo cittadino.

Franchi definisce l'accaduto, "un atto intollerabile per la nostra comunità che tanto ha sofferto a causa del nazi-fascismo".

Poi l'annuncio: "Questa amministrazione comunale procederà per le vie legali per chiedere l'applicazione delle leggi esistenti che puniscono il reato di apologia al fascismo".

(Redazione Online/l.f.)
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