Da una parte c'è la Lipu (Lega italiana protezione uccelli) che dice no ai falchi e falconieri per allontanare storni e piccioni sostenendo che i volatili si sposterebbero semplicemente in un'altra zona. Dall'altra invece c'è il Comune di Cabras al lavoro per organizzare un convegno dal titolo "In volo tra i Giganti" proprio per sottolineare che la presenza dei falchi aiuterebbe gli agricoltori del Sinis disperati per l'invasione di cornacchie e fenicotteri che ogni anno distruggono la semina.

L'appuntamento è per il prossimo 25 novembre al centro polivalente.

Ci saranno tutti gli agricoltori del Sinis, le associazioni ambientaliste dell'Isola, l'associazione "Rapaci capaci" presieduta da Nando Muzzu, alcun tecnici dell'assessorato all'Ambiente e molto probabilmente anche le Università di Cagliari e Sassari.

L'obiettivo dell'incontro è solo uno: tentare di convicere del fatto che i falchi possono salvare le sorti dei campi dove cresce il grano, le angurie e i meloni, tipici prodotti del Sinis.

"I rapaci sarebbero molto utili per un allontanamento momentaneo dei volatili", ha detto il consigliere Gianni Meli, nonché agricoltore. Ma non è tutto: secondo l'amministrazione mostrare i falchi in azione potrebbe anche essere un'opportunità turistica: "Succede in altre parti d'Italia - ha detto ancora Meli -, perché quindi non prendere in considerazione anche quest'aspetto?".

Durante il convegno tutti i presenti potranno dire la propria opinione.
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