"Non possiamo non provare un vivo senso di inquietudine se consideriamo le catastrofiche conseguenze umanitarie e ambientali che derivano dall'utilizzo degli ordigni nucleari. La minaccia del loro uso e il loro possesso sono da condannare con fermezza". Così ha esordito Papa Francesco al Simposio internazionale sul disarmo nucleare.

"Le relazioni internazionali - ha ammonito il Santo Padre - non possono essere dominate dalla forza militare, dalle intimidazioni reciproche, dall'ostentazione degli arsenali bellici".

Papa Francesco ha ricordato le persone colpite a Hiroshima e Nagasaki e e le vittime degli esperimenti: "Che la loro voce profetica sia un monito per le nuove generazioni".

Un mondo privo di armi nucleari, ha aggiunto il Pontefice, non è un'utopia: "Un progresso effettivo e inclusivo può rendere possibile un mondo privo di micidiali strumenti di offesa, nonostante la critica di coloro che ritengono idealistici i processi di smantellamento degli arsenali".

CORRUZIONE - "Si parla dello smog che causa inquinamento, ma c'è anche uno smog di corruzione nella società".

Il Papa ha parlato anche di corruzione, e puntato il dito contro "i potenti che fanno le cordate della corruzione e arrivano persino ad avere anche atteggiamenti mafiosi. Questa è storia, non è una favola o una storia che dobbiamo cercare nei libri di storia antica; la troviamo tutti i giorni sui giornali, tutti i giorni. Questo succede anche oggi - ha ribadito - soprattutto con quelli che hanno la responsabilità di amministrare non i beni propri ma i beni del popolo".

Da Papa Bergoglio arriva allora l'esortazione ai cristiani a "essere furbi, avere una scaltrezza cristiana, un fiuto cristiano per andare avanti senza cadere nelle cordate della corruzione".

(Redazione Online/m.c.)
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