La richiesta di autorizzazione per un nuovo impianto di carburante fa scattare la rivolta dei gestori e "presidianti" di quelli già esistenti.

Tutti preoccupati per la crisi e lo spopolamento della città. È stato il gruppo Euralcoop - che gestisce la catena di supermercati Conad - a presentare il progetto del quale in città si parla da un decennio. Con risvolti polemici ogni qualvolta il Comune deve pronunciarsi.

L'area scelta, 7mila metri quadrati, è quella che confina con il parcheggio del negozio e si affaccia sul viale alberato. Ma ci sarebbe anche un ulteriore progetto, presentato da un altro imprenditore, per la costruzione di un impianto in corso Colombo.

Circostanza che aumenta le preoccupazioni dei vecchi gestori. Il problema, nei prossimi giorni, sarà sottoposto all'attenzione della commissione Urbanistica. Il presidente Giorgio Carta rileva, per il progetto del viale alberato, alcune criticità.

Ma Nino Flore, amministratore del gruppo Euralcoop, è deciso a portare a conclusione il suo progetto e annuncia ricorsi, nel caso in cui il Comune non dovesse rilasciare l'autorizzazione, prevista dalle leggi: "Sarebbe un atto illegittimo negare il permesso".
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