"Cioè, tesoro, mi dispiace. Frequenti piazza Verdi, ti ubriachi da far schifo, e dopo la cavolata di ubriacarti con chi ti allontani? Con un magrebino? Notoriamente veri gentlemen, gente per bene. Adesso capisci che oltre agli alcolici ti eri bevuta tutta la tiritera ideologica sull'accogliamoli tutti? a questo punto svegliarti seminuda è il minimo che potesse accaderti. Se nuoti nella vasca dei piranha non puoi lamentarti se quando esci ti manca un arto. E io dovrei provare pietà? No, non per chi vive da barbara con i barbari. Chi sceglie la cultura dello sballo lasci che si 'divertano' anche gli altri".

A scrivere queste parole sul suo profilo Facebook - secondo quanto riporta il sito di Radio Città del Capo, un'emittente locale bolognese - è don Lorenzo Guidotti, sacerdote della parrocchia San Domenico Savio, nel quartiere San Donato a Bologna.

Il post del parroco
Il post del parroco
Il post del parroco

Il parroco, che spesso commenta le notizie della città, ama le crociate - la sua immagine profilo è un Lego vestito da crociato - un po' meno i migranti. Questa volta si è soffermato su una ragazza di 17 anni che ha denunciato uno stupro nei giorni scorsi.

Secondo il racconto l'adolescente, dopo aver bevuto ed essersi accorta di aver perso il cellulare, avrebbe seguito un ragazzo magrebino che le aveva offerto aiuto e che l'avrebbe portata alla stazione. Poi il nulla, fino al mattino successivo, quando la giovane si è risvegliata seminuda e senza la sua borsa.

(Redazione Online/L)

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