La Corte costituzionale spagnola ha annullato la dichiarazione unilaterale di indipendenza approvata dal Parlamento catalano il 27 ottobre. La dichiarazione era già stata sospesa in via preventiva.

Notizia che arriva nel giorno dello sciopero generale proclamato in Catalgona contro la repressione dello Stato spagnolo e per la liberazione dei "detenuti politici".

La regione è in tilt: il traffico stradale e ferroviario risulta congestionato in molte delle zone della Catalogna.

Le autostrade Ap7 e A2 sono state le prime vie in cui il traffico è stato interrotto alle prime luci del giorno. Altre trenta, tra strade e autostrade, sono state bloccate. Interrotto anche il traffico ferroviario regionale e ad alta velocità.

Intanto il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha fatto appello per una "partecipazione massiccia alle elezioni del 21 dicembre in Catalogna, che serva per aprire una nuova era in cui si recuperi la normalità e la convivenza e la ripresa economica della regione".

Parlando alla sessione di controllo, Rajoy ha risposto alle domande della portavoce del Psoe, Margarita Robles, su come pensa di affrontare la situazione politica catalana. Dopo aver sottolineato di sperare che "la gente sarà cosciente dell'importanza" del voto di dicembre, il premier ha ricordato che esistono dati "preoccupanti" per quanto riguarda l'economia regionale.

E alle elezioni non ci sarà, come aveva auspicato Carles Puigdemont, una lista unica indipendentista: i tre partiti non hanno raggiunto un accordo per correre insieme

(Redazione Online/s.a.-L)

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