Una sorpresa a dir poco incredibile, ma che ha in realtà una spiegazione scientifica, quella toccata ad una giovane donna californiana, madre surrogata.

La donna, dopo aver dato alla luce due bambini che pensava fossero gemelli della coppia cinese per cui aveva "prestato" l'utero, ha infatti avuto conferma che uno dei piccoli è in realtà suo figlio biologico.

Il fenomeno viene scientificamente definito "superfetazione": un ovulo viene fecondato quando già ce n'è un altro maturato nel corso del ciclo mestruale, che è stato fecondato e ha cominciato a svilupparsi.

"Ero già rimasta incinta con la fecondazione in vitro quando alla sesta-settima settimana hanno trovato un altro embrione - ha spiegato la donna alla Bbc, la testata che per prima ha riportato la notizia - Si pensava fosse quello impiantato, poi sdoppiatosi dando vita ai gemelli. Il mio corpo ha ovulato naturalmente mentre ero già incinta, il che è molto raro".

Ad informare Allen dell'eccezionalità di uno dei due bambini è stata la madre non biologica, che l'ha contattata ad alcune settimane dalla nascita: il test del Dna ha poi confermato i sospetti, e cioè che la donna americana era la madre biologica di uno dei due.

A quel punto le è stato proposto di dare in adozione il bambino a un'altra coppia, già disponibile a prendersene carico, ma Allen e il marito, già genitori di due bambini, hanno deciso di tenerlo.

La custodia è stata ottenuta solo dopo una causa legale, e quando il bimbo aveva ormai 10 mesi: formalmente, infatti, i due non erano legalmente genitori del bambino e non comparivano sul suo certificato di nascita. Dopo aver restituito una parte dei soldi alla coppia cinese, che aveva pagato per avere più bambini, i due coniugi americani sono tuttavia potuti diventare genitori, anche legalmente, del piccolo. (Redazione Online/v.l.)
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