Il nome, K2, evocava paesaggi esotici.

I tavoli e le panchine in legno e granito, sotto l'ombra onnipresente dei pini, rimandava a certi country club in stile far west. Elementi che hanno contribuito a fare, di questo storico bar pizzeria, una presenza istituzionale per Carbonia e dintorni.

Ma c'è un tempo per tutto, anche per decidere che, dopo 45 anni di onorato servizio, è il caso di riposarsi ed eventualmente lasciare il testimone ad altri.

Graziano Bardi e la moglie Rosa Carvone, icone della ristorazione dal vago sapore vintage, in cui il cliente diventa di colpo amico, hanno detto basta: due sere, fra lacrime, abbracci e l'incredulità di quanti hanno voluto condividere l'avvenimento sui social, il K2 di via Costituente ha chiuso i battenti.

Un po' perché Graziano, 72 anni, era in pensione, "e pertanto - confessa - molto per stanchezza e perché, inutile nasconderlo, le tasse si fanno sentire forse più dell'età".

I RICORDI - E allora, dato che la decisione pare irrevocabile, l'amarcord è d'obbligo: in realtà, ad avere chiuso i battenti è stato un pezzo di città.

Intanto il K2 è una sorta di museo con cimeli e archivio fotografico di atleti e personaggi di Carbonia.

"Il boom senza dubbio - ricorda Graziano - negli anni della serie C2 del Carbonia, ma questo è stato anche il ritrovo delle tifoserie delle leghe inferiori, degli amanti della boxe, degli appassionati di macchine d'epoca".

Auto come la mitica Dune Buggy, identica a quella dei film di Bud Spencer e Terence Hill, che Graziano possiede e che ogni tanto sfoggia nelle giornate di sole.

Al K2 hanno fatto tappa calciatori, avvocati, medici, imprenditori: "Generazioni di studenti - rivela - ai quali, quando di mattina non entravano a scuola e finivano qui, davo i piccoli tranci di pizza a prezzi stracciati".

A scuola si deve andare, sia chiaro, ma consola sapere che il K2 era un ambiente protetto: "E ci finivano anche i professori".

L'ULTIMA FILA - Due sere fa, ultima giornata di lavoro, in quel retro bottega che si trasforma come per magia in bar sport, Graziano ha preparato le ultime pizze fino a tarda notte, mentre ai clienti in fila veniva immancabilmente offerto un goccio di vino bianco per ammazzare l'attesa.

E si trattava delle classiche pizze tagliate a spicchi, marchio distintivo "al punto che - svela Rosa - c'è chi ha telefonato dalla Penisola chiedendoci di sfornare teglie intere da conservare poi in congelatore".

Molti hanno telefonato per chiedere a Graziano e Rosa di ripensarci: "Ormai lavoravamo solo per stare in mezzo alla gente. Ci emoziona questo incredibile affetto".

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