Un ginecologo di Palermo è finito ai domiciliari con una terribile accusa: violenza sessuale su una donna tunisina di 28 anni.

Il medico, Biagio Adile, direttore della Uroginecologia di Villa Sofia-Cervello del capoluogo siciliano, avrebbe abusato di lei nel corso di due visite.

La giovane ha raccontato di avere subito la prima violenza in uno studio privato, a Palermo, e la seconda sarebbe avvenuta nell'ambulatorio dell'ospedale Villa Sofia-Cervello.

La donna, durante la sua deposizione, ha spiegato di essersi rivolta al professionista perché soffriva di gravi problemi ginecologici che in Tunisia l'avevano costretta a subire ben tredici interventi chirurgici, senza tuttavia risolvere il disturbo.

Dopo il primo episodio di violenza, avvenuto nel dicembre del 2016, il medico le avrebbe detto di fare anche un'ecografia gratuita in ospedale. Lì sarebbe avvenuta la seconda violenza che la 28enne ha ripreso con il telefonino.

È proprio sulla registrazione che si fonda l'atto d'accusa della Procura.

Si indaga per accertare se il ginecologo abbia abusato di altre donne.

(Redazione Online/s.a.)
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