Volata giù dal balcone di una villetta di via Giulio Cesare, era stata infilzata dalla recinzione sottostante. Maria Bonaria Piras, 47 anni, di Sestu, si era salvata grazie al chirurgo che le aveva estratto le tre lance che le trapassavano l'addome da parte a parte. Per quell'incidente il giudice Simone Nespoli ha condannato a due mesi di reclusione la padrona di casa Manuela Schirru (42 anni, di Sestu), ritenuta responsabile delle lesioni gravi riportate dalla donna, che le faceva le pulizie in casa.

L'INCIDENTE - Una tragedia sfiorata il 20 febbraio 2010, quando la colf era caduta dal primo piano dell'abitazione. Secondo l'accusa si era staccata la ringhiera, montata provvisoriamente e non fissata come si doveva al muro dell'edificio.

IL PROCESSO - A Maria Bonaria Piras era stato anche riconosciuto un risarcimento dall'Inail perché l'incidente era avvenuto durante il lavoro, ma sulla vicenda pende inoltre una richiesta di danni in sede civile che potrebbe superare i 400 mila euro. Nel procedimento penale, dopo il rinvio a giudizio, la proprietaria della casa è stata difesa dagli avvocati Antonello Garau e Sergio Cassanello. Durante il dibattimento l'imputata ha ribadito di aver più volte raccomandato alla donna di non uscire sul balcone, dove erano in corso i lavori. Maria Bonaria Piras (assistita dall'avvocata Ilaria Pacchieni) ha invece affermato di non aver mai ricevuto tale raccomandazione.

LA SENTENZA - Concluso il processo, il giudice Nespoli ha riconosciuto la responsabilità colposa della proprietaria dell'abitazione, condannandola a due mesi con pena sospesa. Non è stato disposto un risarcimento, visto che un procedimento analogo è stato avviato in sede civile. Tra novanta giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza, ma l'avvocata di Manuela Schirru ha già annunciato il ricorso in Appello.

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