Via al processo per gli abbattimenti dei capi bovini selvatici di Coluccia, avvenuti nell'aprile del 2015, su ordine dell'allora sindaco di Palau, Francesco Pala, per la pericolosità degli animali.

Una trentina di mucche furono soppresse dopo una serie di episodi segnalati nella penisola di Coluccia (escursionisti inseguiti e caricati dai capi bovini) e alcuni incidenti causati dagli animali inselvatichiti sulla strada Palau-Santa Teresa.

La Procura di Tempio contesta a un dirigente dell'Ente Parco di La Maddalena, che si occupò di dare esecuzione all'ordinanza di Francesco Pala e a tre operatori che effettuarono materialmente gli abbattimenti, di non avere rispettato il contenuto del provvedimento. In particolare di avere soppresso gli animali, senza l'assistenza dei veterinari della Asl di Olbia.

Le quattro persone comparse davanti al giudice Maria Gavina Monni, sono difese dagli avvocati Daniela Ungaro e Giacomo Serra.

Un altro procedimento penale, che vedeva come parte civile la Lav (Lega antivivisezione) aperto per l'ipotesi di maltrattamento di animali, è stato archiviato.

Alcune delle mucche, ferite dopo essere state colpite con diversi proiettili, vennero "finite" con un coltello.

La presenza dei veterinari avrebbe evitato, probabilmente, una situazione di questo tipo.
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