Un post con una scritta al veleno: "Imitando le cagne di Serramanna che piangono perché hanno perso". A capo un hashtag: #zoccole. La sportività di alcune oristanesi (o di una) della Gymland, più che sul campo, si testa su Instagram, dove parte l'attacco alle pallavoliste. Cagne, zoccole: le parole spiccano nella didascalia di un fermo immagine che, deridendo le atlete avversarie, ritrae due ragazze in un atteggiamento consolatorio, con l'una che si avvicina a dare un bacio all'altra, quasi nascosta sotto il cappuccio di una felpa e dietro un paio di occhiali da sole.

POST INCRIMINATO - Il finimondo scoppia domenica: il post comincia a girare sui social, raggiungendo le dirette interessate, le ragazze del Serramanna Volley. Sono loro le destinatarie delle offese e insulti, le avversarie da colpire. Il giorno prima, sabato sera, erano tutte sul campo del palazzetto di via Nuraminis, a giocare una delle partite di campionato (in C), tra l'altro finita male per le padrone di casa, battute tre a zero dalla Gymland. "Non ho notato nulla, le oristanesi si sono cambiate e sono andate via", ricorda Sandro Pillitu, direttore sportivo del Serramanna Volley. "Quel post è di una gravità inaudita, si è mancato di rispetto non solo alle ragazze e alla squadra ma anche al paese, citato in questo contesto. Per quanto ci riguarda faremo una segnalazione alla procura federale della Fipav e sarà poi un giudice sportivo a valutare il caso e a decidere eventuali sanzioni, tra cui anche la squalifica della tesserata autrice del post". D'altra parte, "chi si è prestato a questa scena era ben conscio di quel che faceva - aggiunge Pillitu - abbiamo accolte le atlete con affetto, i rapporti con la loro dirigenza sono buonissimi, tutto questo è grottesco".

LE AVVERSARIE - La vicenda era sconosciuta sino a domenica mattina ai dirigenti della società oristanese. "Insieme ai tecnici e alle atlete - spiega il presidente Bebbo Porcheddu - chiediamo formalmente scusa alla società Prima Attrezzature Commerciali Volley Serramanna e stigmatizziamo decisamente il gesto gravemente offensivo oltre che antisportivo della nostra atleta. La società avrà cura di sensibilizzare maggiormente le atlete al rispetto dell'avversario, al concetto di fair play e al corretto uso dei social". Ieri mattina, avverte la squadra, "la ragazza autrice del post ha contattato personalmente tutte le atlete di Serramanna chiedendo scusa". Restano i fatti. "Non vedo i motivi - spiega il capitano di Serramanna Valentina Putzolu - per i quali qualcuno ci abbia definito in quel modo. In tanti anni di sport, partite vinte e perse, mai ci è capitato un fatto del genere".

Carla Raggio

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