Il Tribunale di Torino ha condannato a otto anni e mezzo di carcere due bulli con l'accusa di violenza, sessuale, stalking e lesioni aggravate nei confronti di un compagno di scuola all'epoca dei fatti, come loro, 16enne.

Violenze che risalgono al 2013 e sono andate avanti per oltre un anno e mezzo.

Tra le altre cose, il ragazzo è stato costretto a mangiare lumache vive e escrementi di cani, a bere tre litri di vino con l'imbuto (finì anche in ospedale per un'intossicazione da alcol), ad andare con una prostituta mentre i bulli guardavano, e persino violentato con un ombrello.

"Non è stato facile - racconta l'avvocato della vittima, Maria Rosaria Scicchitano - all'inizio il ragazzo era chiuso in se stesso, e poi, grazie anche all'intervento del pm, ha iniziato a tirare fuori tutto ciò che aveva subito".

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'episodio della prostituta: il ragazzo è andato dal padre e gli ha raccontato tutto in lacrime, e il papà lo ha accompagnato a sporgere denuncia.

I legali hanno sentito la giovane vittima per riferirgli della condanna esemplare comminata ai due bulli: "Ha detto che nonostante questa sentenza favorevole la sua ferita difficilmente riuscirà a rimarginarsi".

(Redazione Online/L)
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