La realizzazione nell'ex carcere del centro regionale per la permanenza e rimpatri dei migranti sta creando contrasti e contrapposizioni e divide Macomer.

"Da qualsiasi punto di osservazione si guardi questa complicata vicenda - scrive in una nota il consigliere dell'opposizione ed ex sindaco Riccardo Uda - non si può che evidenziare che l'elemento che maggiormente l'ha accompagnata appare la disinformazione colpevole con cui la questione è stata affrontata. I cittadini ancora oggi non sanno che cosa dovrebbe essere il Cpr e quali rischi potranno esserci per la comunità macomerese. La sola responsabilità di questa disinformazione è in capo al sindaco e a chi lo sostiene in questa scelta solitaria e potenzialmente scellerata".

L'ex sindaco poi conclude: "Mai vorrei che l'odio razziale possa mettere radici nella nostra comunità. Ma con la stessa fermezza non vorrei mai che chiunque dovesse in futuro amministrare Macomer si ponga di fronte a questi temi con la protervia e la sciatteria con cui l'attuale Giunta ha imposto alla città la questione del Cpr".

Anche il Movimento Cristiano con Gina Falchi scrive: "Il Cpr nell'ex carcere è una scelta imposta alla popolazione. Ha dell'incredibile quanto afferma il documento della maggioranza, che in città aleggia un clima di odio e xenofobia. Un gruppo che si chiama Democrazia e partecipazione, da mesi, accusa di razzismo e xenofobia i cittadini che esprimono un pensiero diverso e di disaccordo rispetto alle decisioni della maggioranza e del sindaco, tradendo di fatto il nome stesso che portano, dal momento che tale decisione è un'imposizione lungi dal vero dibattito e confronto democratico".

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