Il sindaco di Serrenti Mauro Tiddia torna a chiedere a gran voce la realizzazione dello svincolo sud sulla statale 131, il primo per chi proviene dal cagliaritano. "È una situazione paradossale, per entrare a Serrenti si può usare un solo svincolo, quello all'altezza del cavalcavia per Samassi, decentrato verso nord, e la gran parte del paese è isolata", ripete il primo cittadino.

La richiesta, da un paio d'anni (da quando si è chiuso il cantiere infinito sulla 131), è la stessa. "Chiedo che venga realizzato lo svincolo: non posso permettere che Serrenti resti ancora imprigionata della 131, dopo i lunghi anni dei lavori infiniti che, di fatto, ci lascia ancora isolati", argomenta Tiddia. Nei pensieri del primo cittadino, oltre ai disagi dei residenti, il "disastro delle attività commerciali, che chiudono perché in quella parte di paese non passa più nessuno".

Il nodo, per la definizione dello svincolo sud, sono i lavori del tratto compreso fra i chilometri 24 e 32 della Carlo Felice: in territorio di Nuraminis e Villagreca. Attualmente fermi dopo lo stop dal Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di un'impresa.

"Lo svincolo per Serrenti, previsto sulla strada complanare, è compreso nei lavori di quel lotto che chissà quando riprenderanno", conclude il sindaco.
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