Per ora è un mistero quanto accaduto a Sarzana, dove un architetto 50enne, Giuseppe Stefano Di Negro, è stato ucciso e abbandonato a bordo strada.

Alla testa una profonda ferita, sembra procurata da un forte colpo inferto da un oggetto contundente.

Gli inquirenti stanno ricostruendo le ultime ore di vita dell'uomo: intorno alle 20 di sabato sera è uscito dalla casa dei genitori, distante poche centinaia di metri dal luogo del ritrovamento del cadavere, dove era andato per cercare una stampa o un poster (secondo alcuni amici anche una pistola, appartenente al padre, ma le indagini sembrano escludere questa ipotesi).

Poi il nulla, e quel corpo ritrovato da alcuni ragazzi di passaggio che hanno dato l'allarme.

L'architetto era a terra, vicino alla sua auto.

La moglie, ascoltata dagli investigatori, ha detto che il marito negli ultimi tempi era depresso, tanto da aver pensato, quando le hanno dato la drammatica notizia, a un suicidio.

Cosa che però sembra impossibile, perché nessun elemento fa pensare a un gesto autolesionista, non c'erano oggetti vicino al cadavere; esclusa anche la rapina: l'uomo aveva ancora i documenti e il portafoglio.

Tutti lo descrivono come una "persona perbene", padre di famiglia, con una figlia di 10 anni, dalla vita regolare.

Gli accertamenti, intanto, proseguono e oggi verrà eseguita l'autopsia.

(Redazione Online/s.s.)

IL RITROVAMENTO DEL CADAVERE:

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