Manca ancora l'ufficialità ai dati raccolti fino a qui, in un'operazione rallentata anche dall'impatto del tifone Lan che nella notte si è abbattuto sul Giappone rendendo difficoltosa la registrazione delle intenzioni di voto in alcune zone del Paese, ma per Shinzo Abe le elezioni anticipate indette per la giornata di ieri si sono rivelate un successo.

Elezioni che servivano a rinnovare la Camera dei rappresentanti, ovvero la Camera bassa del Parlamento, in cui ha vinto il Partito liberldemocratico del primo ministro, che ha strappato una larga maggioranza ottenendo almeno 312 seggi su 465 totali, in una vittoria che però evidenzia soprattutto l'inadeguatezza della proposta delle opposizioni, molto divise tra loro.

Il risultato raccolto da Abe consentirà di andare avanti col progetto di riforma della Costituzione, che per essere attuato necessita di due terzi dei seggi (ovvero 310): era l'obiettivo del premier che vorrebbe trasformare l'esercito giapponese in un vero e proprio corpo militare nazionale per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale (l'articolo 9 della Carta, se preso alla lettera, vieta di avere forze armate, ma i governi giapponesi finora lo hanno interpretato nel senso che l'esercito può avere solo funzioni difensive).

La decisione di convocare elezioni anticipate è stata presa lo scorso settembre, dopo il lancio dei missili nordcoreani che hanno sorvolato il Paese: agli elettori il primo ministro chiede un mandato forte per affrontare i comportamenti minacciosi di Pyongyang.

E proprio il tema Corea del Nord è stato affrontato dopo il voto.

Shinzo Abe e il presidente Usa Donald Trump si sono accordati per lavorare insieme al fine di innalzare la pressione sul regime di Kim Jong-un.

A renderlo noto è Yasutoshi Nishimura, del Gabinetto dello stesso Abe, il quale ha riferito di una telefonata intercorsa fra The Donald e Abe.

I due hanno in programma di giocare a golf insieme il 5 novembre, quando il presidente Usa sarà in visita in Giappone, ma anche di discutere a fondo della questione nordcoreana.

"A partire dall'appoggio popolare che abbiamo ottenuto, siamo in grado di lanciare contromisure forti contro la minaccia della Corea del Nord", ha ribadito ancora oggi Abe.

(Redazione Online/m.c.)

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