Da qualche giorno i tecnici sono al lavoro all'interno dell'ex carcere di Macomer, che sarà presto trasformato per la realizzazione del centro di permanenza e rimpatrio dei migranti.

Un argomento scottante, che divide la città.

Si procede quindi, nonostante ci sia la possibilità di un referendum consultivo, chiesto dalla minoranza in Consiglio comunale, per il quale il sindaco Antonio Succu ha coinvolto il Prefetto di Nuoro.

Ai primi di novembre sarà convocato anche il Consiglio comunale, con all'ordine del giorno proprio il Cpr a Macomer. Per questo i capigruppo sono stati convocati per mercoledì mattina alle 8.30.

Atteso soprattutto l'incontro pubblico, previsto all'inizio del prossimo mese, organizzato dall'Amministrazione comunale, con tutti i rappresentanti dei quartieri e per il quale è stata chiesta la partecipazione del Prefetto, del presidente Francesco Pigliaru e dell'assessore regionale Filippo Spanu.

Lo stesso Spanu scrive: "Ci sono precise garanzie sul coinvolgimento degli operatori locali nelle attività di assistenza e servizio e sulla sicurezza con il rafforzamento di contingenti polizia nei territori di sbarco e del Cpr".

Argomentazioni che però non convincono la minoranza in consiglio, che chiede con forza il referendum in base al regolamento dello stesso consiglio, e soprattutto il comitato del no al Cpr, che annuncia battaglia per evitare che venga realizzato il centro per i rimpatri nell'ex carcere.

IL COMITATO CONTRARIO AL CPR:

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