È stato arrestato Popa Cristi, cittadino di origini romene, che dovrà ora rispondere dell'accusa di violenza sessuale, rapina e lesioni commessi lo scorso 18 settembre, a Villa Borghese, nei confronti di una donna tedesca senza fissa dimora.

L'uomo si trova già nel carcere di Regina Coeli, per i reati di sequestro di persona, violenza sessuale, rapina, lesioni e ricettazione, commessi nei confronti di altre tre donne rispettivamente il 22 settembre, il 28 settembre e il 5 ottobre.

Questo il risultato delle indagini, portate avanti anche grazie all'analisi del suo profilo genetico estrapolato dai lacci con i quali è stata legata la clochard, risultata ad ora la sua prima vittima in Italia.

Secondo le ricostruzioni degli investigatori, dopo dieci giorni da quel fatto, il 28 settembre, l'uomo avrebbe stuprato una prostituta italiana, in via Salaria, con un modus operandi simile a quello seguito per il delitto della donna senza fissa dimora, la quale era stata violentata, picchiata e legata mani e piedi con i suoi stessi indumenti.

Gli operatori sono poi riusciti a individuare altre due prostitute romene, vittime della violenza dell'uomo le quali, in un primo momento, hanno evitato di denunciarlo per il terrore che potesse ucciderle se avessero parlato.

Lo scorso 7 ottobre, Popa Cristi è stato fermato dai poliziotti in via Salaria e, nel corso dell'interrogatorio, aveva ammesso parzialmente le proprie responsabilità, affermando di essere l'autore di tre rapine e delle lesioni provocate alle tre prostitute. Ma aveva negato ogni responsabilità nei fatti di Villa Borghese. Ora è stato incastrato dall'esame del dna.

(Redazione Online/m.c.)

© Riproduzione riservata