Si concludono oggi i lavori a Ischia, dove è in corso il G7 dei ministri dell'Interno di Italia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Canada. Presenti anche, per la Ue, il commissario per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, Dimitris Avramopoulos, e quello per la Sicurezza dell'Unione Julian King, oltre al segretario generale dell'Interpol Jurgen Stock.

Oggi, sul tavolo della discussione il delicato tema dei foreign fighter e del terrorismo internazionale, soprattutto dopo la caduta di Raqqa, la capitale dello Stato islamico in Siria, e il possibile ritorno nei rispettivi Paesi di origine dei combattenti stranieri tra gli uomini del Califfato.

All'Hotel Punta Molino, dove si svolge il summit, sono presenti anche big del web come Google, Facebook, Twitter e Microsoft.

Nella prima sessione delle tre previste, il dibattito è dedicato alla cooperazione in materia di contrasto al terrorismo.

Gli obiettivi su cui il ministro Minniti anche ieri ha posto l'accento sulla collaborazione tra intelligence e grandi del web per fermare la radicalizzazione e il proselitismo su internet.

Un progetto che il titolare del Viminale vuole concretizzare oggi con la firma di una dichiarazione finale tra aziende e governi con punti definiti e condivisi.

La strada tracciata è quella di "studiare con loro un sistema di blocchi automatici di questi contenuti. Tecnicamente è possibile. Lo Stato islamico ha utilizzato il web e l'ha contaminato con un 'malware del terrore'. I provider ci devono aiutare a bloccare questo 'malware' con un antivirus automatico. Non vogliamo imporre nulla, per avere successo serve uno spirito collaborativo".

(Redazione Online/m.c.)
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