Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, ha chiesto al presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, di agire con "buon senso ed equilibrio" e di pensare all'interesse generale per evitare l'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione, che sospenderebbe l'autonomia della regione.

Il messaggio è stato lanciato nella sessione di controllo della plenaria dell'esecutvo del Congresso in risposta a un'interrogazione del deputato del PDeCAT, Jordi Xuclá, alla vigilia dello scadere dell'ultimatum posto dal governo di Madrid alla Catalogna in merito alla dichiarazione di indipendenza della regione.

In quest'occasione Rajoy ha chiesto al deputato del partito di Puigdemont di fare uno sforzo per convincere il presidente catalano a non creare più problemi di quello che ha già creato.

"Se no - ha detto - obbligherà il governo a prendere decisioni che sarebbe meglio non si prendessero mai".

LE PROTESTE PER L'ARRESTO DEI DUE LEADER INDIPENDENTISTI - Ieri sera 200mila persone, secondo i dati della polizia municipale, sono scese in strada nel centro di Barcellona per protestare contro l'arresto dei due leader delle organizzazioni indipendentiste Omnium cultural e Asamblea Nacional Catalana, Jordi Cuixart e Jordi Sanchez, accusati di sedizione.

Sull'episodio era intervenuto anche lo stesso Puigdemont, con un tweet definiva che i due arrestati "prigionieri politici".

Decine di migliaia di persone hanno manifestato anche nelle altre città della Catalogna.

LA MANIFESTAZIONE DI BARCELLONA:

(Redazione Online/F)

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