Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha dichiarato la città di Marawi - che si trova nel sud del Paese - libera dai terroristi del Maute, affiliati allo Stato Islamico, che avevano occupato il centro città per 148 giorni.

Il bilancio complessivo di cinque mesi di scontri è stato di quasi mille vittime.

Durante questo periodo i militari sono riusciti in a liberare complessivamente 1700 ostaggi.

Lo reso noto i media locali e un ministro del governo filippino.

Isnilon Hapilon e Omar Maute, due dei leader delle milizie affiliate all'Isis, sono morti durante una massiccia offensiva delle forze armate di Manila, decise ad eliminare le ultime sacche di resistenza nella città.

Secondo quanto riporta il comunicato delle forze di sicurezza filippine, Hapilon era il leader delle forze dell'Isis nel Sud-est asiatico.

Omar e suo fratello Abdullah, invece, guidavano il gruppo islamista cui erano affiliati gran parte dei militanti che hanno assalito Marawi lo scorso 23 maggio, causando la morte di decine di persone.

(Redazione Online/F)

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