Manca solo l'ufficialità ma Davide Galantuomo sta per perdere la delega alla Trasparenza della Città metropolitana.

L'ex sindaco di Quartu è agli arresti domiciliari per un giro di presunte tangenti legate alla realizzazione di un impianto di energia rinnovabile a Ottana.

Proprio il fatto di essere destinatario di una misura di prevenzione non definitiva lo fa ricadere nelle previsioni della "legge Severino" che stabilisce, per questi casi, la sospensione dall'incarico pubblico.

La notizia è circolata nell'aula di piazza Palazzo durante la seduta del Consiglio metropolitano di lunedì.

E proprio in quell'occasione Massimo Zedda, che è anche sindaco della Città metropolitana, ha deciso di non revocare la nomina.

"Lo avrei fatto - spiega - se la delega fosse stata operativa o con potere di firma. Ma chi ha quel ruolo deve solo occuparsi di controllare gli atti della maggioranza".

Ora si attende la conclusione del complesso iter: il provvedimento, emanato dalla Procura, deve arrivare in prefettura che, poi, lo gira all'amministrazione interessata (in questo caso, essendo Galantuomo anche consigliere comunale di Quartu, al municipio quartese).

Solo dopo che questo iter sarà concluso, la sospensione dell'ex sindaco della terza città dell'Isola sarà ufficiale.

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