Un patto mondiale sulle migrazioni anche per risolvere la fame nel mondo. È la proposta di Papa Francesco nel suo intervento nella sede romana della Fao, l'agenzia dell'Onu che si occupa di alimentazione, davanti ai ministri dell'Agricoltura dei Paesi del G7.

"L'attuale situazione richiede una maggiore responsabilità a tutti i livelli - sottolinea il Papa - non solo per garantire la produzione necessaria e una equa distribuzione dei frutti della terra, che dovrebbe essere scontato, ma anche e soprattutto per garantire il diritto di tutti gli esseri umani ad alimentarsi secondo le loro necessità, prendendo anche parte alle decisioni che li riguardano e alla realizzazione delle proprie aspirazioni, senza doversi separare dai propri cari".

Per il Pontefice, "davanti a un obiettivo così vasto, è in gioco la credibilità di tutto il sistema internazionale. Sappiamo che la cooperazione è sempre più condizionata da compromessi parziali, arrivando anche a limitare gli aiuti alle situazioni di emergenza. Ma le morti a causa della fame o dell'abbandono della propria terra sono diventate oramai una notizia abituale, con il pericolo di provocare indifferenza".

IL CLIMA E GLI USA - "Il rapporto tra la fame e le migrazioni può essere affrontato solo se si va alla radice del problema. Sono due i principali ostacoli che dobbiamo superare: i conflitti e i cambiamenti climatici".

"Il diritto internazionale ci indica i mezzi per prevenire i conflitti o risolverli rapidamente, evitando che si prolunghino e producano carestie e la distruzione del tessuto sociale - osserva il Pontefice -. Servono buona volontà e dialogo, per bloccare i conflitti; e un impegno totale per un disarmo graduale e sistematico come previsto dalla Carta dell'Onu, così come per rimediare alla piaga funesta del traffico di armi".

"A cosa vale denunciare il fatto che a causa dei conflitti milioni di persone siano vittime della fame e della denutrizione, se non si agisce efficacemente in favore della pace e del disarmo?".

Per sconfiggere la fame "è importante l'Accordo di Parigi sul clima da cui per disgrazia alcuni si stanno allontanando" ha detto il Papa: un chiaro riferimento all'addio degli Stati Uniti stabilito da Donald Trump nei primi di giugno.

IL PONTEFICE DONA LA SCULTURA DEL PICCOLO AYLAN - Il Pontefìice ha lasciato in dono alla Fao una scultura che raffigura Aylan, il bambino siriano morto annegato e ritrovato nella spiaggia di Bodrum in Turchia nell'ottobre del 2015, simbolo del dramma dei migranti.

È opera dell'artista italiano Luigi Prevedel ed è realizzata in marmo di Carrara.

(Redazione Online/D-F)

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