Nuove accuse di molestie sessuali al presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Stavolta, a puntare il dito contro il repubblicano, è Summer Zervos, una ex concorrente del reality show "The Apprentice", di cui il magnate era protagonista.

La donna lo ha dunque citato in giudizio, chiedendo un'indagine ufficiale che possa incrociare i dati con le accuse delle altre presunte vittime, una decina, che avrebbero subito abusi da Trump.

La denuncia della Zervos risale al 2016: in piena campagna elettorale alle presidenziali americane disse di essere stata aggredita dall'imprenditore in un albergo di Beverly Hills, nel 2007, quando tentò di baciarla e di toccarla nelle parti più intime.

All'epoca Trump era già finito nel mirino delle polemiche per un audio, pubblicato dal magazine online Access Hollywood, in cui - non sapendo di essere registrato - diceva al conduttore di una trasmissione tv: "Quando sei una star, le donne te lo lasciano fare. Puoi fare ogni cosa. Afferrarle nelle parti intime, ovunque".

LA RISPOSTA - Il team legale di Trump ha chiesto di rimandare il processo alla fine del mandato alla Casa Bianca, rivendicando l'immunità del presidente (si tratta di una causa civile) e sostenendo che si tratta di un tentativo politico di destituirlo.

In una nota, l'avvocato di Zervos ha invece detto di sperare che il tribunale rifiuti la richiesta presentata dagli avvocati di Trump, in modo che "si possa proseguire con le scoperte, ottenere testimonianze e documenti rilevanti".

(Redazione Online/D)

LE ACCUSE DURANTE USA 2016:

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