Con la caduta di Raqqa sempre più vicina, l'intelligence italiana alza il livello di attenzione sui cosiddetti foreign fighters di ritorno.

Con l'Isis che perde la sua roccaforte in Siria, si teme il ritorno a casa dei 25-30mila stranieri andati a combattere con il Califfato in Iraq e Siria.

Chi ha più da temere dai cosiddetti "returneers" sono Francia, Belgio e Germania.

In Italia i foreign fighters stimati sono circa 130: il numero è nettamente inferiore rispetto a quello di altri Paesi, ma la guardia resta alta.

Anche perché il ritorno dei combattenti dell'Isis, spiega il ministro dell'Interno Marco Minniti, si materializza in "fughe individuali che potrebbero utilizzare la stessa rotta dei trafficanti di esseri umani e quindi arrivare in Libia attraverso i confini meridionali".

Il tema sarà anche all'ordine del giorno della riunione dei ministri dell'Interno del G7 a Ischia, che sarà presideuta la settimana prossima da Minniti.

(Redazione Online/L)

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